Il giardino ci obbliga a un orizzonte temporale diverso da quello della giornata lavorativa, o dall’incessante susseguirsi di fatti e azioni, riconducibili all’incapacità di definire e sostenere un progetto di crescita su lungo termine. Il tempo del giardino è un tempo non sempre umano, costituito dal ciclo stagionale e da tempi molto più dilatati rispetto ai nostri. Cercare di osservare questo tempo, di carpirlo, di viverlo, può essere un buon punto di arrivo del nostro lavoro.